Capistrello

capistrello (Foto Roberto Cipollone)

Informazioni

Regione Abruzzo
Altitudine 750 m
Superficie 60 km²
Abitanti 5.419 (31-12-2010)

Capistrello è un fiorente centro nel quale hanno sede importanti attività commerciali. Situato tra i monti Simbruini e la Val Roveto, ha una storia molto antica legata strettamente alla conformazione orografica del suo territorio e all’influsso del vicino Lacus Fucinus, ridotto nella sua portata dall’imperatore Claudio (55 a. C.) e prosciugato definitivamente dal principe Alessandro Torlonia (1878) attraverso il cd. Emissario. Esso sfocia nel fiume Liri formando una spettacolare cascata nella parte vecchia del paese che porta alla nota Officina Torlonia (centrale idroelettrica in disuso) dal notevole interesse archeologico industriale.

A ridosso dell'Emissario è possibile ammirare una delle opere di ingegneria ferroviaria di maggior pregio d'Europa: la galleria elicoidale che attraversa l'abitato di Capistrello. Il percorso ferrato, realizzato a cavallo della fine del XIX e gli inizi del XX secolo per risolvere il problema tecnico di superare un forte dislivello in uno spazio relativamente breve, è stato scavato nella roccia seguendo un percorso a spirale che gira verso l’alto nella montagna, quasi come una scala a chiocciola che permette ai convogli di superare agevolmente il tratto in salita. Esso mantiene una pendenza costante del 20 per mille.
Il capoluogo conta due frazioni: Pescocanale e Corcumello.

Nella frazione di Pescocanale trova collocazione una delle più importanti evidenze archeologiche situata nel territorio comunale: la Terma romana della cd. Porcareccia che deve il nome all'antica toponomastica del luogo in cui è stata rinvenuta, a ridosso del fiume Liri.

La frazione di Corcumello conserva, a sua volta, reperti storici di grande pregio (palazzo dei conti De Pontibus - Vetoli, la chiesa di San Nicola e il suo superbo ambone, la chiesa di S. Antonio) e un centro storico estremamente gradevole con le sue stradine strette, di impianto tipico dell’età medievale, con le mura di cinta ancora in parte visibili e con la torre sghemba che, contornata dal giardino pensile, domina i Piani Palentini.